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ARTE E LETTERATURA

 

____DALL’ARCHIVIO DI COMUNICARECOME____

Eventi d’Arte e Letteratura

Teatro Vespasiano di Rieti

 

 

◙ Teatro Vespasiano di Rieti,

in collaborazione con Assessorato alla Cultura, Rieti (1995):

presentazione libro di storia/archeologia

ELOGIO FUNEBRE PER UN SAPHIM

di LEDA MADDALENA

Con: documentazione fotografica di Nicoletta De’ Vecchi.

 

 

Dalla presentazione pubblica di

“ELOGIO FUNEBRE PER UN SAPHIM”

L’Autore Libri Ed., Biblioteca del Cormorano, Firenze 1994

Autrice: Leda Maddalena

 

Quest’opera, uscita nel ‘94 ma costata all’Autrice più di cinque anni di ricerche sul campo, è una rivisitazioImmagine - Rif. Teatro Vespasiano di Rieti, 1995, presentazione libro di storia/archeologia “Elogio funebre per un Saphim”, Autrice Leda Maddalena. // A) Un momento della presentazione. Seconda da sinistra: Leda Maddalena. Terza da sinistra: Marina Palmieri.ne storico-archeologica dell’antichissima civiltà dei Saphim, a tutt’oggi poco conosciuta e pressoché trascurata dalla storiografia ufficiale. Il fiorire di questa civiltà risale alla media età del bronzo (1500 a.C. circa) e riguarda tutta la catena appenninica compresa fra le Marche, l’Abruzzo, il Molise, il Lazio meridionale e la Campania. Le testimonianze che i loro popoli hanno lasciato sono state più tardi assorbite dalla stessa civiltà romana, quando Roma conquistò la penisola operando, più tardi, la distinzione degli antichi popoli Saphim in Sabini, a Nord, e Sanniti, a Sud. 

Tuttavia l’esistenza di vestigia murarie e architettoniche assolutamente inassimilabili alle tecniche successivamente adoperate dai conquistatori romani, così come la sopravvivenza di antichi riferimenti mitologici nelle odierne comunità sabine e sannite (come il mito di Angizia e le leggende sui Pelasgi) e, ancora, la memoria di emblematiche figure del tempo come quella del “Guerriero di Capestrano” (oggi assurta a simbolo delle primitive popolazioni italiche e notissima in tutto il mondo), ripropongono da oltre tre millenni il mistero e il fascino dell’antica civiltà scomparsa.

Immagine - Rif. Teatro Vespasiano di Rieti, 1995, presentazione libro di storia/archeologia “Elogio funebre per un Saphim”, Autrice Leda Maddalena. // B) Un momento della presentazione. Seconda da sinistra: Leda Maddalena. Terza da sinistra: Marina Palmieri.Oltre che con rigore metodologico e con impegno d’intelletto, Leda Maddalena si è calata in questo lavoro di ricostruzione con un profondo sentimento di rispetto per gli antichi abitatori di quelle terre e con un’intima partecipazione alle loro vicissitudini quotidiane e umane: il lettore potrà constatarlo dallo stesso stile della scrittura che in più passi (specie quelli dell’ultimo capitolo che dà il titolo all’intero libro) si fa particolarmente toccante e persuasiva.

 

 

Marina Palmieri 

(dalla presentazione al Teatro Vespasiano di Rieti, 1995)

 

 

 

 

 

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