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Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), autorizzazione allfavvio dello studio multicentrico INHIXACOVID19

 

 

 

 

 

 

«Covid-19: AIFA ha autorizzato lo studio su Inhixa®,

lfanticoagulante che gingannah il virus e ne blocca

lfattacco alle cellule»

 

 

 

Immagine - Estratto-cs: «Covid-19: AIFA ha autorizzato lo studio su Inhixa®, lfanticoagulante che gingannah il virus e ne blocca lfattacco alle cellule» (14 Aprile 2020)
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«Covid-19: AIFA ha autorizzato lo studio su Inhixa®, lfanticoagulante che gingannah il virus e ne blocca lfattacco alle cellule»
«A seguito dei risultati emersi dai test condotti in vitro e sui malati in Cina, parte in 14 centri lo studio INHIXACOVID19, che valuterà sicurezza ed efficacia dellfantitrombotico nel contrastare il virus SARS-CoV-2. Techdow Pharma fornirà gratuitamente il farmaco.»
 «Milano, 14 aprile 2020 – LfAgenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato lfavvio dello studio multicentrico INHIXACOVID19, che prevede lfimpiego del biosimilare di enoxaparina sodica (Inhixa®) nel trattamento dei pazienti con quadro clinico moderato o severo. (..)»
«(..) Non a caso, già lo scorso gennaio, lfOrganizzazione Mondiale della Sanità (2) ha raccomandato di prevenire il tromboembolismo venoso nei soggetti infetti da SARS-CoV-2 ricorrendo alla somministrazione sottocute di eparina, preferibilmente a basso peso molecolare.» + Cfr. (2) WHO, gClinical management of severe acute respiratory infection when novel coronavirus (2019-nCoV) infection is suspected. Interim guidanceh, 28 January 2020, https://www.who.int/publications-detail/clinical-management-of-severe-acute-respiratory-infection-when-novel-coronavirus-(ncov)-infection-is-suspected.
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 Ufficio stampa Value Relations - www.vrelations.it

 

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Comunicato

 

 

«Covid-19: AIFA ha autorizzato lo studio su Inhixa®,

lfanticoagulante che gingannah il virus e ne blocca lfattacco alle cellule»

 

 

«A seguito dei risultati emersi dai test condotti in vitro e sui malati in Cina, parte in 14 centri lo studio INHIXACOVID19, che valuterà sicurezza ed efficacia dellfantitrombotico nel contrastare il virus SARS-CoV-2. Techdow Pharma fornirà gratuitamente il farmaco.»

 

«Milano, 14 aprile 2020 LfAgenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato lfavvio dello studio multicentrico INHIXACOVID19, che prevede lfimpiego del biosimilare di enoxaparina sodica (Inhixa®) nel trattamento dei pazienti con quadro clinico moderato o severo. La sperimentazione valuterà la sicurezza e lfefficacia dellfanticoagulante, somministrato a diversi dosaggi, nel migliorare il decorso della malattia. Ai 14 centri italiani coinvolti nello studio (1) il farmaco sarà fornito gratuitamente dallfazienda Techdow Pharma, filiale italiana della Shenzen Hepalink Pharmaceutical Group.

 

Enoxaparina sodica è unfeparina a basso peso molecolare con unfelevata azione antitrombotica che ne fa, ad oggi, uno degli anticoagulanti più utilizzati per la prevenzione e la terapia delle tromboembolie venose (TEV) e arteriose nei soggetti sottoposti a intervento chirurgico o allettati.  

 

Tutti i 300 pazienti ammessi alla sperimentazione riceveranno enoxaparina biosimilare per via sottocutanea (Inhixa®) in mono-somministrazione giornaliera: un gruppo di 200 pazienti con dose di profilassi pari a 4.000 U.I. e un gruppo di 100 con dosi terapeutiche intermedie di 6.000, 8.000 o 10.000 U.I., in base alla massa corporea. Lo studio sarà coordinato dal professor Pierluigi Viale, Ordinario di Malattie Infettive dellfUniversità di Bologna e Direttore dell'Unità Operativa Malattie Infettive del Policlinico Sant'Orsola-Malpighi. Il protocollo della sperimentazione è stato presentato allfAIFA da un gruppo di lavoro composto anche da Benilde Cosmi, Maddalena Giannella, Maria Carla Re, Filippo Drago, Andrea Stella e Li Li.

 

Le alterazioni della coagulazione e le complicazioni trombotiche nei pazienti Covid-19 hanno un ruolo significativo in termini di incidenza e di rilevanza clinica, rappresentando una delle più importanti variabili associate a mortalità. Non a caso, già lo scorso gennaio, lfOrganizzazione Mondiale della Sanità (2) ha raccomandato di prevenire il tromboembolismo venoso nei soggetti infetti da SARS-CoV-2 ricorrendo alla somministrazione sottocute di eparina, preferibilmente a basso peso molecolare. Lfinsorgenza di eventi trombotici nei pazienti Covid-19 anche in corso di profilassi alla dose standard di 4.000 U.I. dimostra tuttavia come tale dosaggio non metta sempre al riparo dalle complicanze. Alla luce delle evidenze scientifiche raccolte finora e dei risultati incoraggianti che provengono dagli studi svolti in Cina, sia in vitro sia sui pazienti, è nata lfidea di promuovere una sperimentazione anche in Italia impiegando, a scopo terapeutico, un dosaggio medio-alto del farmaco.


I dati che giungono dall'Oriente suggeriscono un ruolo di Inhixa
® nel limitare lfazione patogena del virus. Lfeparina ha una struttura molto simile allfeparan solfato, molecola presente sulla superficie cellulare del nostro organismo e usata dal SARS-CoV-2 per aderire alla cellula, prima di entrarvi e liberare allfinterno sostanze tossiche chiamate citochine. Lfanticoagulante attrae il virus che si attacca alla molecola del farmaco: il virus viene così gingannatoh e, anziché aggredire le cellule sane, aggredisce lfeparina.

A conferma di ciò, i test cinesi effettuati da Techdow mostrano in vitro lfefficacia antivirale di Inhixa®, associata alla capacità di interferire altresì con la gtempesta citochinicah che caratterizza la fase iper-infiammatoria della malattia, che è quella più pericolosa per il paziente.

 

gUn altro importante tassello del nostro armamentario terapeutico verso Covid-19 entra nella fase di sperimentazione clinica, quanto mai necessaria per capirne al meglio il ruolo e lfapplicabilitàh, dichiara il professor Pierluigi Viale, coordinatore dello studio. gSiamo grati ad AIFA per questa celere approvazione, che consentirà ai centri coinvolti di iniziare a lavorare per dimostrare il razionale di questa ipotesi scientifica. Abbiamo necessità di acquisire rapidamente evidenze e pertanto dobbiamo lavorare allfinterno di trial clinici, associando alle nostre intuizioni e speranze il necessario rigore metodologicoh.

 

gLa terapia dellfinfezione da COVID-19 con enoxaparina ha una solida base scientifica e un razionale dimostrato con prove precliniche e studi preliminari sullfuomoh, commenta il professor Filippo Drago, Direttore dell'Unità Operativa di Farmacologia Clinica presso lfAOU Policlinico Vittorio Emanuele di Catania. gA differenza di altri farmaci utilizzati in off-label, enoxaparina presenta un rapporto beneficio/rischio comunque favorevole poiché la sua efficacia contro i fenomeni tromboembolici in questi pazienti è superiore agli eventuali effetti avversi. Infine, lfuso di enoxaparina è fortemente consigliato in pazienti Covid-19 che assumono antiretrovirali, per lfelevato rischio emorragico derivante dalla loro interazione con farmaci anticoagulanti orali (NAO)h».


(1) Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant'Orsola-Malpighi di Bologna, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma, Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico V. Emanuele di Catania, Azienda Ospedaliero-Universitaria Integrata di Verona, Azienda Ospedaliera San Carlo di Potenza, ASST Cremona, ASST Spedali Civili di Brescia, Fondazione Poliambulanza di Brescia, IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo (FG), IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano, Ospedale Amedeo di Savoia di Torino, Policlinico di Modena, Policlinico Universitario Gemelli di Roma, Unità Operativa Complessa Malattie infettive di Rimini e Forlì/Cesena dellfAusl Romagna.  ^

 


(2) WHO, gClinical management of severe acute respiratory infection when novel coronavirus (2019-nCoV) infection is suspected. Interim guidanceh, 28 January 2020,
https://www.who.int/publications-detail/clinical-management-of-severe-acute-respiratory-infection-when-novel-coronavirus-(ncov)-infection-is-suspected.
^

 

 

 

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