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::       "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS"       ::

Mostra d’arte contemporanea

 

 

Primo PianoLivinGallery – Lecce

 

dal 18 Settembre al 7 Ottobre 2010

 

 

 

  Da Photo Gallery - Immagine (1)  >>>

 

  Da Photo Gallery - Immagine (2)  >>>

 

 

  "Gaia: Celestial Fragments" - «Il tema che unifica i vari linguaggi nella mostra “Gaia: Celestial Fragments” (..)»  >>>

 

  "Gaia: Celestial Fragments" - Artisti e Opere presenti  >>>

 

 

  "Gaia: Celestial Fragments" - Introduzione mostra e Seminario di Polyxene Kasda  >>>

 

 

 

Immagine (1) > Rif.: "Gaia: Celestial Fragments" - Locandina - In evidenza: opera dell'artista Maria Luisa Imperiali  //  Mostra "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS", dal 18 Settembre al 7 Ottobre 2010: Primo PianoLivinGallery - Viale G. Marconi 4, Lecce - tel/fax: 0832.30.40.14 - www.primopianogallery.com

Immagine (1)

Rif.: "Gaia: Celestial Fragments"

Locandina - In evidenza: opera dell'artista Maria Luisa Imperiali

 

 

 

 

Immagine (2) > Rif.: "Gaia: Celestial Fragments" == > Opera “Si salvi chi può” - Artista: Vito Sardano  //  Mostra "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS", dal 18 Settembre al 7 Ottobre 2010: Primo PianoLivinGallery - Viale G. Marconi 4, Lecce - tel/fax: 0832.30.40.14 - www.primopianogallery.com

Immagine (2)

Rif.: "Gaia: Celestial Fragments"

Opera “Si salvi chi può” - Artista: Vito Sardano

 

 

 

Comunicato stampa

 

Primo PianoLivinGallery

Viale G. Marconi 4 Lecce

tel/fax: 0832.30 40 14

www.primopianogallery.com

 

 

GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS

 

-  dal 18 Settembre al 7 Ottobre 2010  -

 

 

 

Si inaugura sabato 18 settembre 2010 alle ore 19:30 la mostra d’arte contemporanea “Gaia: Celestial Fragments”, curata da Dores Sacquegna.

Introduce il seminario sulla ‘Terra Mitologica’ Polyxene Kasda con “Una cartografia della nostra coscienza”. Artista, curatrice, studiosa del mito è nata ad Alessandria d’Egitto, vive ed opera ad Atene. Il suo background formativo è nel campo dell’arte, della fisica e della psicologia. È membro di IAA UNESCO, membro onorario di K-Droz a Parigi, membro scientifico della rivista milanese Poesia e Spiritualità, è curatrice di numerosi eventi internazionali. Tra i suoi progetti più importanti si ricordano: Myth/Network (1990-2009), iniziato in Finlandia, un innovativo progetto internazionale caratterizzato dallo studio della psicologia dell’eterno presente e da una serie di installazioni interattive; The Chrysalis world installation (1990-1994) progetto itinerante in 27 paesi con eventi culturali simultanei ed happening alla State University of Cleveland, Ohio, USA e al Municipio di Atene; The Maps of the Hidden Treasure (1994-1996) un progetto sui siti archeologici e mitologici della Grecia, in collaborazione con l’European Network of Poetry (Belgium) e la Radio municipale di Atene; Fugue (1996-1998), che consiste nella variazione della monumentale struttura Fibonacci, situata in 5 luoghi del mondo: Castro di Piovera in Italia, l'Università Lucian Blaga in Sibiu Romania, la Lykaion Mountain in Arcadia, la Fondazione Egeo nell'isola di Paros, Grecia, Flisvos nel municipio di Palaion Faleron e Atene.

Si menziona inoltre: PXK ROUTE world installation (2004-08) realizzata con un innovativo materiale e dedicate al principio Olimpico della rigenerazione, la scultura chiamata “Olympic Chrysalis” è un monumento urbano presente ad Atene dal 2004. Il progetto è stato esposto: 2005  - Βiennale di Poesia di Alessandria, N.Leucosia, Cyprus, 2a Biennale of Beijing; Cina05; 2006 - FMC, Syria, 2007- 4rth Biennale of Tashkent, Uzbekistan, Nuit Blanche, Anvers-aux-Abesses, Paris, Francia; 2008-Olympic Fine Arts, Beijing, China con medaglia d’oro, 2009 - Municipio di Rouvas, Gergeri, Creta, Grecia e alla 3° Biennale di Beijing, Cina.

Con Artooth, nel 2007, ha realizzato un progetto di telecomunicazioni d’arte per European Capitals of Europe, che è stato selezionato dall’Associazione francese per essere realizzato in Grecia, Lussemburgo e Romania simultaneamente.

È poeta ed autrice di articoli interdisciplinari. Ha scritto numerosi libri, tra i quali: The Conscious Eye (88) , Pyrisporos (94) , Pai  (07) pubblicato in cinque lingue, e ha partecipato a numerose conferenze nel mondo.  Ultimo suo progetto è “PAI the eon is a child playing/L’eternità è un bambino che gioca”, un progetto di mostra itinerante in Grecia: Alexandropolis, Isola di Samothrace e Atene ( >>> ), co-curato con Dores Sacquegna e Pierre Chirouze (ved. http://uraniasgardens.blogspot.com) e che ha coinvolto numerosi artisti internazionali, le cui opere sono nella collezione della Pinacoteca di Samothrace. I suoi studi sono nel campo della chimica, della biologia, della fisica e dell’astronomia. Ha una visione che tiene conto della psicologia dell’inconscio. Il suo punto di partenza è che la mitologia debba uscire dalle pagine dei libri per diventare azione della psiche sui luoghi stessi in cui è nato il mito.

La sua ricerca è incentrata sulla semiotica del luogo. Per l’International Year of Astronomy 09, ha co-fondato l’Associazione Urania’s Gardens, come curatrice del progetto internazionale Gargling Sky presso la Pinacoteca di Gergeri, Creta, dove è presente tra gli altri artisti l’opera di Angioletta De Nitto, giovane artista della Primo Piano LivinGallery.

 

 

Il tema che unifica i vari linguaggi nella mostraGaia: Celestial Fragments” è quello legato alla ricerca sulle varie forme di trasformazione dei materiali, ai confini tra organico e tecnologico, tra ambientale ed urbano, tra natura ed artificio, tra mutazione e ibridazione. In maniera ampia, il progetto esplora anche i problemi della trasformazione del territorio, l'importanza dell'ambiente, le relazioni tra la bio-etica, la biologia, l’astronomia, le mappe astrali e la bio-genetica.

 

Note su Artisti e Opere presenti a "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS":

  Al ciclo di vita e alla metamorfosi dei materiali, le opere “appese al chiodo” di Shura Baggio (Pordenone, 1976) - artista che ricicla pagine pubblicitarie per comporre strani tableau con concetti legati alla natura, alla realtà e alla forma - si situano in una sorta di mappa astrale tridimensionale.

  In una dimensione sensoriale e comunicativa l’installazione in metallo e sonora “Bridal Shower” dell’americana Emily Biondo: qui gli osservatori sono costretti a chinarsi e curvare un orecchio al narratore surrogato all'interno dell’installazione, come se ricevessero una confessione bisbigliata o informazioni segrete. L’installazione esplora il livello dell'importanza delle informazioni che noi sentiamo.

  Paesaggi astrali e liquidi nelle pitture dell’americana Elinore Bucholtz.

  Terra e Cielo nei polittici pittorici a luce wood dell’italiana Leonilde Carabba con le opere  dal titolo “Tra galassie e praterie. Nuova tappa del Matrimonio Mistico tra Terra e Cielo”.

  “Transition” è il titolo del video di Ane Fabricius Christiansen (Danimarca 1978) che dimostra il ciclo di vita di una brocca in ceramica immersa nell’acqua e che lentamente si dissolve nel giro di 19 minuti. Il video documenta il ritorno di un oggetto comune al suo stato originale attraverso la sua interazione con acqua.

  “La coppia nell’aquila”, parte della serie delle Meduse Cosmiche della pugliese Angioletta De Nitto, un polittico di 4 pitture ad olio su tela e strass che rappresentano la costellazione dell’aquila.

  Ai cicli biologici della Terra e al problema di trasformazione del territorio dovuto alla desertificazione ambientale sono dedicate le opere pittoriche di Anne Desfour (Francia, 1965) e della canadese Mary Jane Jessen presente con il dittico pittorico “The Three Bears/I tre orsi”, documentandone con studi e immagini la presenza delle tracce lasciate dagli orsi nella natura e che, grazie alla conservazione naturale del terreno, sono giunte sino a noi.

  Tra mutazione e ibridazione si situa l’installazione “Greaenfeast” di Polyxene Kasda, composta di n.6 strips in pvc con disegni sul mantra di rigenerazione della natura. L’opera è composta da una serie di “Doodling”, progetto iniziato nel 1985 ed elaborato e riportato su queste grandi stele colorate.

  Sugli abissi le opere pittoriche della californiana Barbara Kolo, che riflette sulla luce prodotta da bioluminescenze, una reazione chimica presente nel corpo creature abissali.

  Maree e fasi lunari nelle opere del messicano Davy Krux.

  Natura e artificio nelle opere di Iginio Iurilli, uno degli artisti di punta nel panorama pugliese, che da anni lavora sul mondo marino e presente in mostra con mitili e cozze a grandezza smisurata, perfettamente identici ai frutti di mare presenti nel mediterraneo e con fiori e vulve marine realizzate con pigmenti colorati, esaltando una forma neo barocca e virtuosa.

  Sulla perdita delle dimensioni reali, le fotografie in bianco e nero della cinese Yee-Ling Tang, residente ad Amsterdam, che affronta e confronta i temi della percezione e delle dinamiche all’interno di contesti sociali. Come un esercizio surrealista, l’artista manipola e duplica luoghi e persone, ingrandendoli o rimpicciolendoli, sino a farne perdere le concezione del tempo, rappresentando la fragilità intrinseca ad ogni visione stereotipata.

  “Gone with the wind” è il titolo della fotografia realizzata da Marisa Manuzzato, italiana, residente in Venezuela. Su un’alta collina, una donna regge una sorta di cancello di ferro, mentre i fulmini si avvicinano e lo spazio diventa surreale.

  Simboliche e fortemente evocative le stampe digitali dell’americana Joan Proudman che, attraverso il mito, rappresenta con simboli ed animali allegorici l’elemento della Terra e dell’acqua.

  Con la tecnica dell’encausto e della cera, l’americana Christine Sajecki racconta di storie urbane, di amori, di lavoro duro. Nelle sue opere una fitta nebbia sembra celare l’indifferenza, il rancore, la rabbia. Un ambiente paraffinato, una umanità stereotipata, filtra fuori dai suoi lavori.

  Con “Si salvi chi può”, la grande installazione aliena del pugliese Vito Sardano - presente con un progetto che ha avuto inizio nel 2004 e terminato nel 2010 - rappresenta il pianeta Marte ed i suoi strani abitanti, una serie di piccoli omini che indossano tute dorate e abbracciano pistole giocattolo.

  Sempre sul mondo alieno e gli abitanti del cosmo: “Small night magic”, l’installazione di 12 opere digitali dell’italiana Maria Luisa Imperiali, che rappresenta una serie di piccoli alieni accovacciati in strane navicelle spaziali trasparenti a forma di cono. L’installazione è completata da grandi massi in poliestere espanso e da un trasmettitore tipo satellitare, composto da una serie di cilindri e meccanismi colorati, che l’artista definisce “Global Comunication” e lo identifica con un numero seriale che si ripete in quasi tutte le sue opere, come a dimostrare la serialità dovuta alla globalizzazione.

  Sulla percezione e la tensione di un luogo, sul senso profondo dell’accadimento, dell’annebbiamento dei confini, sull’effetto prismatico dei colori che si riflettono nella luce e sull’energia è concentrata la recente ricerca pittorica dell’americano Ben Steele.

 

Artisti invitati:

SHURA BAGGIO (Italia), EMILY BIONDO (Usa),ELINORE BUCHOLTZ (Usa),
LEONILDE CARABBA (Italia), ANE FABRICIUS CHRISTIANSEN (Danimarca), ANGIOLETTA DE NITTO (Italia),

ANNE DESFOUR (Francia), POLYXENE KASDA (Grecia), BARBARA KOLO (Usa),  DÁVY KRUX (Messico),

MARIA LUISA IMPERIALI (Italia), IGINIO IURILLI (Italia), YEE-LING TANG (The Netherlands),

MARISA MANUZZATO (Venezuela), JOAN PROUDMAN (Usa), CHRISTINE SAJECKI (Usa), VITO SARDANO (Italia),

BEN STEELE (Georgia,Usa), MARY JANE JESSEN (Canada).

|||       Sede della Mostra "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS":  Primo PianoLivinGallery - Viale G. Marconi 4, Lecce - tel/fax: 0832.30 40 14 - www.primopianogallery.com       |||

 

 

 

 

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  Riferimenti utili "GAIA: CELESTIAL FRAGMENTS":  Primo PianoLivinGallery - Viale G. Marconi 4, Lecce - tel/fax: 0832.30 40 14 - www.primopianogallery.com

 

 

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Immagine - Rif.: "Quando i Giganti Abitavano la Terra" _ autore: Zecharia Sitchin

 

 

 

 

Quando i Giganti Abitavano la Terra

Zecharia Sitchin

 

«Quale è la vera origine dell’uomo? Fin dal suo primo libro, "Il pianeta degli dei", Zecharia Sitchin afferma che gli Elohim biblici che dissero «Creiamo Adamo a nostra immagine e somiglianza» siano stati gli dei della Sumeria e di Babilonia, gli Anunnaki giunti sulla Terra dal loro pianeta Nibiru.

Secondo Sitchin, Adamo fu geneticamente progettato circa 300.000 anni, quando i geni degli Anunnaki vennero uniti a quelli di un ominide. Poi, secondo la Bibbia, vennero celebrati matrimoni misti: sulla Terra abitarono i Giganti, che presero in moglie le discendenti di Adamo, dando alla luce «uomini eroici», figure che l’autore riconduce ai semidei delle tradizioni sumere e babilonesi, tra cui il famoso re mesopotamico Gilgamesh, colui che rivendicò il diritto all’immortalità e Utnapishtim, l’eroe babilonese del Diluvio.

Ma allora tutti noi discendiamo da semidei? In questo avvincente libro, che rappresenta la summa della sua opera, Zecharia Sitchin procede passo dopo passo attraverso l’analisi di un’enorme quantità di antiche scritture e manufatti, accompagnando il lettore alle tombe reali di Ur e alla stupefacente conclusione che le due tombe più straordinarie siano state l’ultima dimora di una coppia di divinità Anunnaki.

Sitchin rivela inoltre una fonte di DNA che potrebbe dimostrare la veridicità dei racconti biblici e sumeri, fornendo la prova fisica definitiva della presenza aliena sulla Terra in passato e un’opportunità scientifica senza precedenti di rintracciare “l’anello mancante” nell’evoluzione del genere umano, svelando i segreti della longevità e perfino il mistero fondamentale della vita e della morte.»

 

«Un vero cult per tutti gli appassionati di antichi misteri - New York Tribune»

«Entusiasmante, convincente e provocatorio - Library Journal»

«Un libro creativo, che fa riflettere - Daily Mirror»

 

Zecharia Sitchin, autore de “Il Pianeta degli Dei” e della serie bestseller “Le Cronache Terrestri”, ha ancora molto da dire e da svelare a proposito dei suoi studi sull’origine dell’uomo.

Sessant’anni di ricerca nei siti archeologici, nei musei e nelle biblioteche di tutto il mondo, lo hanno reso uno dei più autorevoli esperti di storia e mitologia. Le sue scoperte hanno affascinato milioni di lettori e interessato giornalisti e studiosi.

[ Note 2010 > ]  Il lancio del suo ultimo libro, “Quando i giganti abitavano la Terra”, si annuncia come un evento di portata mondiale (uscirà in USA, Giappone, Francia, Germania, Spagna) che i lettori italiani potranno festeggiare insieme al Gruppo Macro, per la prima volta editore di questo stimato autore.

 

 

 

 

Collegamento:

 

>  Quando i Giganti Abitavano la Terra  <

 

 

 

Zecharia Sitchin e la prova dell’origine aliena dell’uomo

«Nel suo nuovo libro, l’autore de “Le Cronache Terrestri” si spinge alle estreme conseguenze dei suoi studi, sfidando in un colpo solo scienza e religione.

Quando i giganti abitavano la Terra”: questo il titolo del nuovo libro di Zecharia Sitchin, eminente orientalista e studioso della Bibbia, autore di bestseller mondiali e punto di riferimento per tutti gli appassionati di storia e antichi misteri. In libreria da luglio (2010 n.d.r.), l’ultimo libro di Sitchin è pronto a mettere in discussione la tradizionale visione religiosa e scientifica sulle origine dell’uomo, rivelando al pubblico italiano una delle teorie più audaci di tutti i tempi. Dalla rassegna stampa raccolta dall’autore negli Stati Uniti, diffondiamo il seguente articolo.

Sitchin è uno dei pochi studiosi in grado di leggere le prime opere scritte dall’uomo (tavolette cuneiformi sumere e accadiche). In sessant’anni di approfondite ricerche su questi e altri materiali, ha scoperto la prova fisica che ricostruisce la storia dell’umanità e la collega a un’origine aliena. Ora, nel suo ultimo libro, egli svela come verificare scientificamente la sua teoria e risolvere una volta per tutte il dibattito sulle origini dell’uomo.

La sua teoria è così sorprendente e rivoluzionaria da reinventare completamente la storia dell’uomo, pur coincidendo al cento percento con l’interpretazione dei testi prebiblici dei Sumeri, degli Assiri e dei Babilonesi.

In tutto il mondo, e in particolare in questi testi storici, attraverso le varie epoche sono stati tramandati racconti di visitatori scesi dal cielo, di giganti che camminavano sulla Terra.

Queste storie vecchie centinaia di anni sono leggende o reali resoconti storici? Come ha potuto emergere la civiltà egizia? senza precursori evolutivi? Da dove sono venuti i Sumeri, la prima grande civiltà del nostro pianeta? Perché il corredo genetico umano differisce solo per il 2% da quello delle altre creature? E, ancora più importante, "che cosa c’è di così potente in questa piccola percentuale di DNA" da renderci superiori a tutte le altre forme di vita sulla Terra?

Con la pubblicazione di “Quando i Giganti abitavano la Terra”, Sitchin risponde a queste e a molte altre domande. I suoi resoconti storici basati sui fatti mettono fine alle narrazioni contrastanti della religione e della scienza, all’annosa battaglia fra creazionismo ed evoluzionismo, e si spingono a conseguenze estreme.

Attraverso le pagine del suo nuovo libro, i lettori di tutto il mondo verranno a sapere come gli Anunnaki, viaggiatori dello spazio, ovvero i giganti descritti nei testi sumeri, furono i primi abitanti della Terra. L’eredità di questi dei è superbamente descritta da Sitchin, che conduce i lettori direttamente a due tombe, occupate dagli antichi resti di una nota dea e del suo sposo semidivino.

I nomi delle tombe sono un segreto ben custodito, ma l’ubicazione di questi resti è rivelata nel libro, che si conclude con una coraggiosa richiesta di Sitchin, la possibilità di provare una volta per tutte la vera origine dei nostri antenati.»

 

 

>  Per ordinare: “Quando i Giganti Abitavano la Terra”  <

 

 

 

 

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Resp.: Marina Palmieri

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