Portale di comunicazione
e d’informazione
indipendente
postmaster@comunicarecome.it
 
A TUTELA DELLA NATURA

 
| 
 Perché "a tutela" della natura? Sviluppo teorico e progresso
  legislativo: come lavorare su alcuni "vuoti" d'interesse? Quali sintonie possibili con la coscienza collettiva?   Per un confronto con i lettori/navigatori ------------------------------------------------------   Perché "a tutela" della Natura, e non
  "sulla" Natura oppure "a proposito" della Natura? Ha senso, in questo caso, parlare di
  "tutela"? Evidentemente sì, perché tutelare, proteggere,
  preservare ciò che rappresenta l'universalità della Natura è ormai una vera e
  propria "urgenza" dei nostri tempi, pena la stessa impossibilità di
  continuare a vivere sul nostro pianeta. Rapporto drammaticamente difettoso e
  spesso decisamente iniquo, malvagio, con le altre specie ovvero con gli altri
  esseri viventi; fenomeni atmosferici che sembrano 'impazziti'; elementi della
  natura che si “ribellano” con forza a uno stravolgimento profondo degli
  equilibri naturali, come ghiacciai che ormai si sciolgono di decimetri nel
  giro di pochi decenni, acque che aumentano di livello a velocità
  vertiginose... L'elenco delle "urgenze" ovvero delle
  "priorità" che chiamano a un nuovo pensiero e a nuove modalità di
  esistenza (anche nello stile di vita quotidiano) per, almeno, cercare di
  "salvare il salvabile" sul nostro pianeta è davvero lungo. Si tratta comunque di urgenze e di pensieri che
  hanno ormai un loro spazio, una loro voce, in ciascuno di noi: che questo
  avvenga a livelli di matura consapevolezza, o che abbia da poco sfiorato la
  nostra coscienza, o, diversamente, che resti ancora a giacere nel profondo
  del nostro inconscio (individuale e collettivo), tutto ciò può fare la
  differenza nella possibilità di affrontare quelle cd.  "priorità", ma, proprio e anche
  nella differenza dei percorsi evolutivi di ciascuno di noi, richiede anche un
  continuo confronto. Nessuno, come si suol dire, "è nato
  imparato": e questo, evidentemente, è vero anche nell'ambito dell'etica
  - che nella fattispecie di questa rubrica è l'etica che informa di sé il
  rapporto con le altre specie viventi e con le varie entità di Natura del
  nostro pianeta Gaia - giacché lo sviluppo di un'etica richiede per la grande
  maggioranza di noi la disponibilità a dare e a ricevere sollecitazioni sul
  piano del pensiero, della sensibilità, della formulazione di istanze
  esistenziali.  A ciò è opportuno aggiungere che nello sviluppo
  di tale etica, di un'etica rinnovata e rinvigorita verso le "cose"
  di Natura (compresa la nostra stessa Natura umana) e il più possibile
  illuminata dal bene dell'intelletto, è gioco-forza necessaria l'attivazione
  di due fattori: - l'assunzione di una responsabilità morale da
  parte di chi nel proprio percorso evolutivo ha fatto qualche passo in più
  degli altri - un risultato, questo, che (non sempre ma) spesso viene favorito
  da situazioni e modalità di vita (anche di carattere sociale, economico,
  professionale etc.) oggettivamente privilegiate rispetto a quelle di altri e
  che dovrebbe essere "trasformato" o, se si preferisce,
  "restituito" nel corpo sociale mettendo a frutto o a servizio il
  proprio valore aggiunto (intellettivo, culturale) in vista dell'evoluzione
  più generale; - l'attivazione di forme di comunicazione e
  d'interazione che - sempre nella fattispecie di questa rubrica, e quindi
  sempre per ciò riguarda lo sviluppo di un nuovo pensiero nei confronti di ciò
  che abbiamo già riassunto nella definizione di "tutela per la
  Natura" - abbiano il loro centro e la loro forza nel valore della "compassione":
  quella "compassione" che, coerentemente con l'etimo della parola, è
  capacità di sentire le sofferenze altrui come fossero le proprie: un
  sentimento, certo, un senso di viva e profonda compartecipazione (sempre in
  questo caso verso la sofferenza delle varie forme di vita che popolano e
  costituiscono il nostro pianeta) e nel contempo una dimensione della mente,
  della mente lucida e aperta, solo che la si lasci in rapporto vibratile con
  tutto ciò che è manifestazione di vita. Senza l'adeguata e sincera attivazione di questo
  valore, e come del resto la stessa realtà insegna, ben poca strada può
  compiere (per quanto importante sia) l'evoluzione che si fermi alle sole
  teorizzazioni, ai soli enunciati, anche quando questi approdano a nuove
  formulazioni di legge, di normative, di direttive. Il rischio, sempre come la
  stessa realtà insegna, è che le teorizzazioni e gli enunciati lascino prima o
  poi il vuoto nella coscienza profonda, senza produrre un'evoluzione
  significativa e costruttiva nel rapporto con le varie realtà dell'esistente,
  e - inoltre - che anche buona parte dei progressi legislativi restino in
  molti casi "lettera morta" nella prassi comune e quotidiana di quel
  rapporto. Per di più è noto che per ogni buona legge - anche, per l'appunto,
  in tema del tipo di tutela qui in argomento - c'è sempre da talune parti
  qualche buon "escamotage", qualche "gioco di prestigio"
  per l'elusione della legge stessa. Certo, rimane in caso di violazione la
  punibilità: ma il dolore, la sofferenza, il danno eventualmente arrecati con
  tale elusione sono mai - c'è da chiedersi - "risarcibili"? La
  risposta chiaramente è no, perlomeno sul piano di un'ovvia irreversibilità
  della situazione che si sia venuta a creare con il danno arrecato (e,
  specularmente, subìto). Resta sicuramente di fondamentale importanza
  nella previsione di una punibilità quello che è l’elemento di potenziale
  scoraggiamento sociale a commettere azioni che non osservino il dettato di
  legge, ovvero l’elemento di una potenziale deterrenza; come pure, e ancor
  prima forse, una valenza morale di carattere "restitutivo" verso la
  collettività che si presume intimamente adeguata ai princìpi di tale o
  talaltra  legge, o che più
  realisticamente è quella parte di collettività che già condivide e ha fatto
  suo lo spirito della legge medesima (e che magari ha essa stessa promosso,
  come nel caso - per esempio - dell'intensa attività propositiva svolta da
  varie Associazioni animaliste, grazie alla quale si deve appunto la
  formulazione di nuove leggi in materia di protezione e benessere degli
  animali). Resta, si diceva, una valenza di fondamentale importanza (sul piano sociale, culturale, morale, e non solo) nel progresso legislativo nella materia qui considerata, e - si torna a sottolineare - restano comunque di una necessità stringente pure lo sviluppo e la diffusione di un'etica che sappia parlare anche il linguaggio della compartecipazione profonda, il linguaggio della "compassione" nel senso più alto, più nobile e più vigoroso del termine, e che sappia parlarlo a tutti. Questo un auspicio ospitato in queste pagine e che, si spera, possa suscitare alcune riflessioni nei lettori/navigatori, possibilmente anche con invio di note, articoli o saggi da proporre per la pubblicazione su Comunicarecome. Marina Palmieri - Comunicarecome.it       NOTA Sui passi di questo intervento che hanno sfiorato l'aspetto del rapporto fra leggi e cultura, fra normative, etica e dintorni, un invito specifico a proporre degli elaborati è rivolto, in particolare, a quanti nell’ambito della filosofia/sociologia del diritto (e di altre scienze sociali contigue) s’interessino di diritti animali e di diritto ambientale. Ma, più in generale, un invito simile è e resterà rivolto a tutti coloro che, a vario titolo, si interessano degli stessi argomenti. Argomenti,
  quelli che ruotano attorno alla tutela della Natura, sui quali com’è noto c’è
  ancora molto da riflettere, e nei quali c’è molto da “mettere in pratica”.   | 
 
A TUTELA DELLA NATURA
> Pagina principale > 1 > 2 > 3
> Premessa > In Archivio
 
| Vd. anche
  sezione dedicata ▼ | 
| ARTE per Ambiente-Natura-Sostenibilità | 
 
 
▀▄▀▄▀▄▀
 
Mappa CATALOGO - Libri, DVD, CD - CERCA
per ARGOMENTO e
per TEMI SPECIFICI  >>>
 
| Libri, DVD, CD ▼ | |
| In evidenza: | In evidenza: | 
|   Temi:   Alcuni Titoli:   1)      
  Servirsi della Luna 2)      
  L'intesa con il Cane: i Segnali Calmanti 3)      
  La Medicina Naturale per i Nostri Animali 4)      
  Amici fino in fondo 5)      
  Fiori di Bach per gli Animali 6)      
  Il Fiuto del Cane tra Gioco e Lavoro   |     Alcuni Titoli:   1)       Sette frecce   2)       I simboli degli Indiani d'America   3)       Sai che gli alberi parlano ?   4)       Le Carte del Sentiero Sacro   5)       Le Carte Medicina    6)      
  La Ruota di Medicina   7)      
  Sentiero Pellerossa | 
 
▀▄▀▄▀▄▀
 
 
 
| www.COMUNICARECOME.it Resp.:
  Marina Palmieri  All rights reserved - Tutti i diritti riservati   | 
Back to Home
 
Back to Inizio pagina corrente